La città di Empoli si trova in provincia di Firenze, in un territorio attraversato da ben quattro fiumi: l'Arno, il Pesa, l'Orme e l'Elsa. Ha una posizione piuttosto equidistante dai grandi centri toscani e una popolazione di circa 45.000 abitanti.
L'origine della città è ancora oggetto di controversi dibattiti. Sembra che il centro storico di Empoli fu abitato già al tempo dei Romani, durante la prima età imperiale, e l'area fu certamente popolata almeno fino al IV secolo d.C.. I numerosi corsi d'acqua che percorrevano il territorio rendevano la zona fertile e ricca di argilla. Favorirono lo sviluppo dell'agricoltura e di una forma di commercio fluviale, incentrato sulla produzione e vendita di anfore. Nella Tabula Peutingeriana, una mappa medievale copia di un documento del IV secolo d.C., Empoli dovrebbe essere la località chiamata "In Portu", appellativo dovuto al suo porto fluviale. Un'altra fonte, del XVI secolo, parlerebbe dell'esistenza di una struttura paleocristiana intorno al V-VI secolo d.C., in prossimità dell'attuale Collegiata di Sant'Andrea, ma anche in questo caso le informazioni non sono precise.
Il primo documento in cui compare il vero e proprio nome di Empoli è l'atto di fondazione della Badia di S.Savino a Cerasiolo, nel 780. All'epoca si parla di un castello, ma il nuovo nucleo abitativo si andò formando dopo il 1119 intorno alla pieve di S. Andrea. Inizialmente fu un feudo dei conti Guidi, ma nel 1182 giurò fedeltà alla Repubblica Fiorentina. In seguito Empoli ospitò, nel 1260, il famoso parlamento ghibellino, storica riunione all'indomani della battaglia di Montaperti. L'assemblea, citata anche da Dante nella Divina Commedia, ha lasciato in eredità al Palazzo Guidi il nuovo nome di Palazzo Ghibellino. Intorno al Quattrocento fu costruita la terza cinta muraria che è ancora visibile in alcuni tratti della città.
Il XVI secolo fu per la terra di Toscana un'epoca travagliata e dominata dalle scorribande e le razzie di eserciti, alle quali Empoli non si poté sottrarre. Fu saccheggiata nel 1501 dal duca Valentino e nel 1530 dalle truppe imperiali spagnole. Quest'ultimo evento fa da spartiacque tra l'Empoli florida e vitale del Medioevo e quella in declino economico, politico e commerciale dell'inizio dell'età moderna. Fu l'intervento del granduca Leopoldo I di Lorena a risollevare le sorti della città, avviando un processo di industrializzazione che interessò numerose aree del fiorentino.
Dalla metà dell'Ottocento, Empoli iniziò a registrare un incremento demografico notevole, per l'affluenza di molte famiglie in cerca di un lavoro nelle sue numerose aziende manufatturiere, fenomeno ulteriormente accresciuto dalla costruzione di un ponte sull'Arno e del tratto ferroviario Firenze-Pisa. Empoli pagò durante la Seconda Guerra Mondiale la sua fama di città industriale Il vecchio centro storico, purtroppo, subì gravi danneggiamenti a seguito dei bombardamenti cui la città fu sottoposta.